Le attività di prevenzione e contrasto all’evasione fiscale dell’Agenzia delle Entrate si basano sull’analisi dei dati e delle informazioni a disposizione e su approcci diversificati volti ad individuare le caratteristiche dei contribuenti ritenuti più a rischio.
Le linee guida per il contrasto all’evasione fiscale contenute nella circolare n. 19 mettono nero su bianco azioni da perseguire e dati che verranno utilizzati.
L’Agenzia delle Entrate sottolinea l’importanza ai fini delle attività di analisi del rischio, procedura per la quale nella stessa giornata è arrivato il nuovo provvedimento per le società, delle nuove fonti di dati disponibili grazie alla fatturazione elettronica, allo scontrino elettronico e alla cooperazione internazionale per l’analisi dei conti correnti detenuti all’estero.
La capacità di analisi dei dati presenti negli archivi del Fisco sarà quindi fondamentale per ridurre il taxgap. L’Agenzia delle Entrate punta sull’evoluzione degli strumenti tecnologici a propria disposizione. I big data e l’intelligenza artificiale diventano la chiave di volta per contrastare l’evasione fiscale.
Procedure di selezione evolute dei contribuenti a rischio, ma con pratiche ormai note: tra queste le lettere di compliance che, già a partire da settembre, saranno inviate ai contribuenti che seppur hanno emesso fatture elettroniche per i primi due trimestri del 2019 risultano non hanno presentato le relative comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche IVA.